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Scritto da MC Editrice
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Martedì 21 Marzo 2017 10:20 |
Acque d’Italia, la depurazione è ancora un problema Ma ridurre la relativa tariffa non è la soluzione Un intervento di Marco Manunta Nel dicembre scorso la Commissione dell’Ue ha chiesto per l’Italia una sanzione di 62,7 milioni di euro per il mancato rispetto dell’obbligo che le “Acque reflue urbane siano trattate in modo adeguato al fine di prevenire gravi rischi per la salute umana e l’ambiente”. Rispetto ai 109 agglomerati urbani, già oggetto di violazione accertata nel 2012 da una sentenza della Corte di Giustizia, ora il numero è sceso ad 80, che comprendono oltre 6 milioni di abitanti. Alla sanzione forfettaria di 62,7 milioni di euro va aggiunta una multa di circa 347 mila euro per ogni giorno di ritardo con cui l’Italia provvederà ad adeguarsi. Ma l’Italia ha tempo solo fino alla prossima pronuncia dei giudici europei. Le regioni interessate sono Abruzzo (1 località), Calabria (13), Campania (7), Friuli Venezia Giulia (2), Liguria (3 ), Puglia (3) e Sicilia (51). La direttiva europea (n.271 del 1991) prevede che gli Stati membri, a fini di tutela della salute e dell’ecosistema, sono tenuti ad assicurarsi gli agglomerati urbani e gli altri insediamenti raccolgano e trattino in modo adeguato le acque reflue. E’ vero che la direttiva europea ha come destinatari gli Stati, ma bisogna ricordare che in Italia i servizi pubblici locali, tra cui il Servizio Idrico Integrato, sono materia di competenza delle Regioni. Il tentativo di riportare alcune competenze in sede centrale (Stato), contenuto nella riforma costituzionale, è stato bocciato con il referendum del 4/12/2016, tra l’altro, in nome della strenua difesa dell’autonomia regionale e contestando la “clausola di supremazia” con cui lo Stato avrebbe potuto sostituirsi all’ente locale inadempiente (come in questo caso). Lo Stato italiano è, quindi, esposto alle sanzioni anche se l’inottemperanza è delle regioni, che peraltro sarebbero tenute direttamente al rispetto della normativa comunitaria. E’ indubbio che al mancato adeguamento di molti centri urbani abbia contribuito l’intervento improvvido della Corte Costituzionale. Con sentenza n.335/2008, infatti, è stata dichiarata l’illegittimità dell’art.14 della L.36/94 (Legge Galli) che imponeva l’obbligo per gli utenti di pagare la quota tariffaria relativa alla depurazione anche in mancanza del relativo servizio; peraltro, imponendo contestualmente agli enti preposti di accantonare la quota così riscossa destinandola alla costruzione dei depuratori. La sentenza, salutata come una vittoria dei consumatori e dei movimenti per l’acqua, ha avuto, in realtà un effetto perverso: ha obbligato tutti gli enti locali a restituire gli importi riscossi e a ridurre le tariffe per l’importo pari alla “quota depurazione”. E’ stata, di fatto, abolita una tassa di scopo assolutamente indispensabile per dotare di depuratori i centri urbani sprovvisti, mentre si è operata una trasformazione in senso puramente “consumeristico” del servizio idrico: la tariffa è stata intesa come puro e semplice “prezzo” di un qualunque servizio economico privato, con una funzione di corrispettivo monetario strettamente correlato al servizio effettivamente prestato. In pratica è stata esclusa ogni finalità sociale o promozionale: nessuna quota da versare in conto capitale per l’effettivo progresso della comunità locale e del suo territorio. Un risultato di cui c’è ben poco da gioire. |
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Martedì 07 Marzo 2017 11:11 |
Spiritualità femminile di Michela Bianchi
In tutte le istituzioni religiose la voce che prevale è quella maschile, i libri distribuiti sono stati scritti da uomini e gli esempi da seguire si riferiscono soprattutto a figure maschili, e il buddhismo, come afferma la stessa Tenzin Palmo, non fa eccezione in questo senso. Nonostante le tradizioni spirituali orientali non-duali, in particolare proprio il buddhismo, propongano il risveglio a quell’esperienza che fa andare oltre al mondo degli opposti e comportino quindi il riconoscimento della compresenza maschile/femminile in una realtà caratterizzata dall’unità e interdipendenza di tutte le cose. Oggi, se il bisogno di spiritualità rimane profondo, la società sembra distaccarsi dalla dimensione religiosa e rifiutare in modo particolare l’immagine di un dio creatore, legislatore e giudice, dai caratteri esclusivamente maschili, al di fuori e al di sopra di tutto. |
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Ricordo di Paolo De Benedetti |
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Ci ha lasciato Paolo de Benedetti, uno dei nostri autori più cari che è stato un prezioso compagno di viaggio e che continuerà ad esserlo con le sue parole, gli insegnamenti e la sua poesia. La disponibilità al dialogo unita a una continua curiosità, il senso dell’ironia capace di aprire la visione, di capovolgere felicemente il punto di vista, la sua attenzione nelle relazioni e per le cose apparentemente più piccole, tutto questo rimane con noi, ben presente.
Lo vogliamo ricordare con una delle poesie che amiamo di più, tratta dal libro Gatti in cielo: Martino, gatto mio ora tu sai chi è Dio che ti ha rapito a me senza dirmi perché. Forse aveva bisogno del tuo sguardo di sogno, forse era un po’ stanco dell’infinito canto degli angelici cori ignari di dolori, forse chiedeva aiuto al tuo amore muto, e voleva soffrire con chi sta per morire. Martino, gatto mio ora tu sai chi è Dio in grembo a lui, lassù. Ma io non lo so più. |
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Scritto da MC Editrice
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Giovedì 13 Ottobre 2016 09:36 |
E' in libreria il nostro libro su Tenzin Palmo  Il primo libro in lingua italiana sulla figura di Tenzin Palmo: un'opportunità per avvicinare, attraverso le parole vive dell'esperienza, il pensiero buddhista nella tradizione tibetana dal punto di vista di una spiritualità femminile. "Le donne devono dare il loro contributo di energia femminile. E non solo di energia femminile, cosa che provocherebbe un altro squilibrio, ma di energia femminile e maschile in equilibrio... Allora il mondo potrà sperare" (Tenzin Palmo)
Tanti gli eventi legati a questa uscita: -il 21 ottobre arriva il Dalai Lama a Milano e gli consegneremo una copia del libro -in questi giorni c'è lo Yoga Festival a Milano ed il libro sarà presente allo stand della Libreria Gruppo Anima -questo libro sarà presente anche alla Fiera del Libro di Francoforte -a dicembre il nostro autore Jacques Vigne sarà a Milano, per le presentazioni del libro e della rassegna di film su Tenzin allo Spazio Oberdan. Un estratto dal libro...... Da giovane osservavo le persone intorno a me. Vedevo in che modo incredibile si erano lasciate coinvolgere nelle loro idee, emozioni, relazioni e in generale in tutto quello che succedeva. Non c'era spazio: pareva che soffocassero. Mi sono resa conto che anch'io ero come loro. E' nata in me una grande pena. Ho visto quante sofferenze e quanto dolore causiamo a noi stessi e a quelli che ci circondano. Eppure noi non lo vogliamo. Noi vogliamo essere felici... |
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