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Agricoltura per la collettività e il clima
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Seminario di avvio Piano integrato d’Area “Biodistretto dei Navigli” - Misura 16.10.02 PSR 2014-2020
AGRICOLTURA PER LA COLLETTIVITA’ e IL CLIMA il Piano d’Area “Biodistretto dei Navigli”
giovedì 20 febbraio 2020 – Palazzo Isimbardi
Parliamo e sentiamo parlare sempre più spesso di effetti del cambiamento climatico sulle produzioni agricole, ma ancora poco il mondo scientifico si concentra su come il comparto agricolo possa avere un ruolo nel contrastare il cambiamento climatico. Riconosciamo, ormai in modo realmente drammatico, l’effetto generato dall’aumento della CO2 in atmosfera in termini di riscaldamento globale e le devastanti conseguenze da questo indotte. Giustamente con urgenza ed allarme ci poniamo il problema di come limitare i comportamenti che generano immissioni di CO2 in atmosfera. Meno sovente ci chiediamo come “togliere” la CO2 dall’atmosfera e soprattutto non sappiamo ancora realmente in che modo farlo. L’uomo -inteso come essere umano cosciente- sa che la CO2 è sottratta dall’aria solo attraverso la fotosintesi e quindi attraverso i veri produttori della ricchezza planetaria: le piante. Lo stesso Uomo ha addomesticato le piante ai suoi fini e alla loro “domesticazione” deve tutta la sua ricchezza materiale. L’evoluzione moderna del modo di produrre i beni primari ha però trasformato la produzione agricola (e lo sta ancora facendo), rompendo gli equilibri e la circolarità del modello rurale tradizionale e trasformandolo in un modello lineare dove gli input usano più fattori produttivi di ciò che producono. Di questo non siamo consapevoli: il consumo di petrolio nelle produzioni di ampia scala così come la riduzione di fertilità del suolo sono consumi di energia di origine comunque fotosintetica, ma accumulata in un altro periodo storico. Questo modello lineare si nutre delle grandi scale produttive, trasforma grandi quantità di fattori con grandi macchine distribuendo su molto prodotto l’unico fattore dal costo incomprimibile: l’ingegno umano. Questo modello L’idea che sta alla base del Piano d’Area “Biodistretto dei Navigli” è quindi questa: favorire lo “Sviluppo Rurale” di aziende che cercano di applicare modelli produttivi circolari e sostenibili, capaci di creare più Valore non in termini meramente finanziari, ma in termini di Valore umano e biologico (Biodistretto) e lavorando sulla peculiarità del territorio, le sue ricchezze antiche, i propri valori immateriali, i beni collettivi (dei Navigli). Il Piano d’area quindi vuole sostenere, valorizzare e dimostrare quale valore collettivo l’agricoltura di un territorio abbia in termini di occupazione, ambiente e nutrimento, attraverso la circolarità, la relazione, l’equilibrio dei sistemi produttivi all’interno delle aziende agricole e nelle reti di aggregazione delle aziende agricole. Il seminario di avvio vuole incominciare a raccontare questo percorso, ma vuole anche ascoltare e cogliere dalla grande città milanese quali aspettative si rivolgono all’agricoltura metropolitana che la circonda.
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Ultimo aggiornamento Giovedì 13 Febbraio 2020 12:34 |
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