| Di quali maestri, di quali autori abbiamo bisogno?Scrive Paolo De Benedetti: “la Scrittura vuole che noi ci diamo da fare, non è un vassoio con sopra le cose già pronte…”
 Il che vuol dire, tra l’altro: diffidiamo da chi ci fa trovare la tavola  apparecchiata, il prodotto finito, da chi propone pensieri conclusi o  conclusivi, da chi ci tiene tranquillamente seduti al nostro posto, e  non rischia terreni sconosciuti. E allo stesso modo, da chi dà in pasto  apparenti rivoluzioni.
 L’autore semina spaesamento perché il viaggio inizia dove finiscono le  nostre certezze; l’autore non insegna a costruire strade ma a  riconoscerle.
 Di questi autori abbiamo bisogno: rappresentano un ancoraggio di fronte al divenire merce della cultura.
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