top

Libri del mese

 

Sentieri himalayani

Sette racconti di viaggio ed altrettanti itinerari in una delle regioni più suggestive e sacre del pianeta, con una guida d’eccezione come Jacques Vigne. Medico psichiatra, ricercatore, maestro di meditazione, per la prima volta, e per il pubblico italiano, raccoglie in un libro le sue esperienze di viaggiatore e di guida sui sentieri himalayani.

 

Una gioia di nonsense

Perché abbiamo bisogno del comico e dell’assurdo? Da dove viene l’interesse per una forma poetica così poco convenzionale come il nonsense? Andare oltre il pensiero razionale, accogliere il senso nudo dell’esistenza ha un effetto liberatorio, salvifico, persino gioioso.


Home Energia sostenibile Energia: il mistero della bolletta elettrica - Energia: il mistero della bolletta elettrica. Mercato libero o vincolato?
Energia: il mistero della bolletta elettrica

Energia: il mistero della bolletta elettrica - Energia: il mistero della bolletta elettrica. Mercato libero o vincolato?

PDF Print E-mail
Written by Roberto Meregalli   
Wednesday, 02 May 2012 00:00
Article Index
Energia: il mistero della bolletta elettrica
Mercato libero o vincolato?
Energie rinnovabili fatte in casa: conviene?
All Pages

Mercato libero o mercato vincolato?

È diffusa la sensazione che nel nostro paese esista ancora un ente monopolista e non un mercato elettrico in cui diversi attori si confrontano e si fanno concorrenza. Con queste premesse le ipotesi sui costi di generazione, sia che si tratti di nucleare, sia che si tratti di fotovoltaico sono solo chiacchiere.Per prima cosa occorre essere consapevoli che un sistema elettrico è una realtà complessa e onerosa da gestire poichè l’energia elettrica non è immagazzinabile e pertanto occorre che la quantità di energia consumata sia identica a quella immessa in rete.
Secondariamente il mercato elettrico è inelastico ai prezzi, ovvero sia che calino o aumentino, la domanda rimane costante.Il primo passo verso un mercato libero fu compiuto con il decreto legge n° 133 dell’11 luglio 1992 che trasformò l’Enel in una società per azioni. Questo portò allo smantellamento degli uffici studio, a dismettere le funzioni di programmazione strategica e a tagliare il lavoro di manutenzione affidandole ad aziende esterne. La liberalizzazione del mercato elettricoprese le mosse dal decreto legge n° 79 del febbraio 1999( in adeguamento alla direttiva europea n°96 del 1992), per giungere il 1 aprile 2004 alla creazione di una vera e propria “borsa” in cui viene stabilito il prezzo all’ingrosso.

I nostri costi sono i maggiori in Europa?

Qualcuno si è chiesto cosa succede all’estero? In Germania l’elettricità non costa più che da noi eppure nel 2010 sono stati spesi 13 miliardi di euro in incentivi alle rinnovabili. La Francia, che ha sviluppato le rinnovabili molto meno di noi, spende comunque 7 miliardi di euro l’anno (parola di Henri Proglio, a.d. di EDF, quotidianoenergia.it 15 marzo 2012). In Spagna le tariffe elettriche sono state tenute basse in passato creando però un deficit di 24 miliardi di euro che ora il governo sta tentando di arginare iniziando a recuperarne 3,1 da consumatori e imprese.

Cosa fare per ridurre il costo della bolletta?

Come ridurre subito, non fra due anni, il peso delle bollette elettriche sulle famiglie italiane? Il signor Ortis, precedente presidente dell’AEEG, scriveva al governo nel 2009 con diverse proposte per ridurre gli oneri di sistema spostandoli “in tutto o in parte dalla bolletta energetica alla fiscalità generale”. Iniziando con l’eliminare oneri che non centrano nulla con l’energia, come i 135 milioni di euro annui che le finanziarie Tremonti hanno inventato introducendo sulle bollette elettriche un prelievo di tipo fiscale: le bollette non devono essere delle tasse. Lo scriveva anche questo Ortis con belle parole: “depurare la bolletta elettrica pagata da famiglie e imprese italiane, da oneri di tipo improprio”. E ancora, smettendo di far pagare l’IVA sugli oneri di sistema: “eliminare la singolarità dell’attuale fiscalità energetica per cui oneri di sistema, che sono un prelievo obbligatorio sostanzialmente riconducibile a una tassa, contribuiscono a loro volta alla base imponibile per il calcolo dell’IVA”. Infine Ortis ammoniva a controllare la spesa del conto energia e ad eliminare quella relativa ai famosi Cip6 (inceneritori e assimilabili).
 

Login

To fully access all the areas, the contents and our online bookshop, SUBSCRIBE or login here.





It's free and safe!

bottom
top
bottom

Creative Commons License MC Editrice s.a.s. - 45, Vigevano Street, Milan IT - FC & VAT nr: 11073520154. You accept Terms & Conditions. Powered by Joomla!. Validated: CSS.