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					Agostino Carabelli, lo sguardo		 |   | 
| Agostino Carabelli, lo sguardo  
Agostino  ci ha lasciato qualche giorno fa. Illustratore, pittore, grafico ha  curato la direzione artistica del catalogo MC e illustrato con le  proprie opere diversi libri. Ma non solo. Ha camminato con noi, facendo  spesso da stimolo in quei percorsi inusuali che ci è piaciuto  sperimentare, con la felice consapevolezza di mettersi a volte lontani  dai perimetri segnati dal mercato. Abbiamo insieme concretamente  condiviso quella piccola idea per cui i libri devono camminare, rimanere  vivi mettendosi in gioco su piani diversi. E sono nati intrecci con il  teatro, la musica, la danza. Mescolanze che oggi sono diventate  frequenti ma che con lui abbiamo voluto proporre oltre venti anni fa.  Con divertimento e per puro piacere.Per questo parlare di Agostino solo come illustratore e art director è  riduttivo: chi – e sono tanti – ha lavorato con lui, anche per un solo  progetto, ha potuto sperimentare il suo sguardo. E questo rimane vivo.  Vive il suo modo di percepire il mondo se riusciamo ogni volta a  ritrovare quello sguardo, che può comportare (non di rado) capovolgere  il punto di vista; vedere quello che apparentemente non c’è; sentire  comunque compassione.  Potremo riconoscere ancora, in una Milano  consumata dai consumi, le storie con la esse minuscola che riempivano i  suoi quaderni di appunti e poi i tanti fogli da disegno sempre sparsi  sul tavolo. Accanto alle centinaia di ritratti di musicisti di ogni  epoca raccontati appunto attraverso il suo sguardo e quindi  indimenticabili. Non ci rimane, non mi rimane che continuare. Personalmente, ringraziando  di quanto realizzato insieme, in un’intesa che ho sempre considerato  rarissima.Michela Bianchi
  Alcune delle copertine illustrate da Agostino| |  La mostra tuttora visibile presso la Biblioteca Sormani di Milano, uno dei suoi ultimi impegni | 
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